mercoledì 22 ottobre 2008

Chi sono...

VERSIONE ETILICA

Mi chiamo Pino Ligotti. Volendo scherzare col mio nome, potrei dire che proviene dal greco antico pìno, ‘io bevo’, e dal volgare ‘lo gotto’, ‘il bicchiere’. Pino Ligotti starebbe dunque per ‘bevo i bicchieri’. Nomen est omen. Confesso: in passato sono stato un alcolista… di poesia. Riconosco cioè di aver ecceduto nell’uso di bevande prima che alcoliche, alcaico-poetiche. Così, stretto fra il metanolo e la metafora, mi è accaduto di favorire pure la vendemmia di qualche editore di strapazzo. Prometto che non lo farò mai più. Per disintossicarmi, di recente mi sono dato alla prosa. Nella stagione furente, dell’ubriacatura poetica, ho vinto i premi Pino-Pinot, Merlo-Merlot, Acrostico di Valdobbiadene, Ropalico d’Alcamo, Anagramma poetico di Silvio B. (da svelare solo in privato).

VERSIONE SEMISERIA
(parzialmente vera)

Giuseppe Elio Ligotti, di origini siciliane e appiotuscolane. Dopo una folgorante quanto effimera carriera da giovane promessa del pallone – interrotta a un passo dal professionismo in seguito a uno sfortunato incidente – ha fatto di tutto. Ex bibliotecario a tempo pieno, ha lavorato come camionista, barman e imbianchino, insegnato lettere classiche, scritto come negro in vari giornali, fatto parte di un quintetto folk sardo-siculo (alla fisarmonica), militato in associazioni semi-clandestine di estrema sinistra, trascorso 28 notti in gattabuia con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, fondato una compagnia teatrale itinerante e lavorato come stuntman in una dozzina di spaghetti-western del periodo declinante. Nel ’89 rifiuta con sdegno una candidatura al senato con il PCI. Nel ’91, scomparso Sergio Leone, decide di lasciare l’Italia e vive per 7 anni in Venezuela, gestendo una gelateria assieme alla sua quinta moglie, Carla Noela (di 17 anni più giovane). Nel ’99 la sua ossessiva passione per l’azzardo lo porta a finire sul lastrico al casinò di Montecarlo, dove perde tutto in una memorabile nottata di chemin de fer. L’anno dopo torna in Italia e, coi soldi di un benefattore, apre una piccola libreria dove si vendono solo opere antecedenti al 1900. Da anni conduce un’officina di tecnica della poesia e della narrativa nei peggiori licei classici romani.

VERSIONE VERA

Giuseppe Elio Ligotti, di origini siciliane, è nato a Roma nel 1946. Ha insegnato lettere classiche nei licei romani. Ha pubblicato cinque volumi di poesia; l’ultimo, nel 2000, Una Mezza Commedia, poema in terza rima dantesca, è stato adottato nelle scuole. Si sono interessati alla sua produzione, fra gli altri: Luigi Baldacci, Giorgio Bàrberi Squarotti, Eugenio Montale, Paolo Ruffilli, Maria Luisa Spaziani, Pietro Trifone, Cesare Segre.
Ha vinto il Certame Poetico nell’ambito del Festival ‘Roma Letteratura 1994’.
Ha condotto per anni un’officina di tecnica della scrittura in alcuni licei classici romani: ‘Augusto’, ‘Orazio’, ‘Aristofane’, ma, soprattutto, ‘Giulio Cesare’. L’officina del liceo classico ‘Aristofane’ ha vinto il Concorso Nazionale di Poesia per le scuole superiori 2004/2005 - Premio Mario Luzi, risultando praticamente la migliore sul piano nazionale.
È del 2008 il suo primo romanzo I numeri del fuoco (GBM, Messina).

Nessun commento: